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La farina

  • Futura Autieri
  • May 13, 2016
  • 1 min read


In genere la farina si ottiene dalla macinazione del frumento, ma esistono anche farine derivanti da altri cereali (mais, riso, farro, avena). Dopo l'eliminazione della crusca , cioè il rivestimento esterno della cariosside (contenente cellulosa, sali minerali e vitamine) si ottiene lo sfarinato, che può essere di grano duro o tenero. Lo sfarinato tenero serve per produrre pane e dolci, mentre lo sfarinato duro (semola) è utilizzato per la pasta. È possibile catalogare la farina di frumento a seconda della raffinazione a cui è sottoposta, cioè la percentuale di farina ottenuta da 10 parti di frumento. La si distingue in:


- farina integrale, più scura perché contiene più crusca;

- farina 00, bianchissima perché priva di crusca:

- farina 0;

- farina 1;

- farina 2.


Fu nei primi anni dell'Ottocento che lo svizzero Müller inventò il mulino a cilindri, consentendo di ottenere farina bianca. Con questa tecnica però si impoverisce la farina, privandola della parte ricce di vitamine e fibre, cioè la crusca. L'alimentazione moderna consiglia di utilizzare, per il benessere dell'organismo, prodotti integrali.


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